Premettiamo subito una cosa: questo articolo è sconsigliato ai bigottoni, ai «bleah, il porno fa schifo», alle mamme che preferiscono non sapere, e ai minori di 18 anni. Per l’ultima categoria, ad ogni modo, mi basta la vostra parola, quindi, bambini, restate pure comodi e continuate a leggere. Sia chiaro però: parlerò di pornografia, non intendo farne. Se il vostro scopo era quello di allenare mani e polsi, ci sono siti più opportuni. Semmai non li conosceste, però, continuate a leggere e fatevi una cultura!
Cerchiamo di risolvere subito il problema di chi, appunto, sperava in qualcosa per sfogare il proprio calore ed è rimasto deluso, parlando del più grande portale gratuito di pornografia del web: YouPorn. (E ora che ho detto il nome e messo il link, salutiamo con la manina i segaioli di prima). Nel 2012, questo portale ha ottenuto quasi cinque miliardi di visite. Niente male per un pianeta con sette miliardi di abitanti. Ma la cosa più interessante (e poi la smetto con questa ammosciante statistica) è che le due città da cui gli sono arrivate più visite al mondo sono Milano e Roma. Primo e secondo posto. Un altro primato di cui l’Italia può andare ben fiera.
Tornando a noi, ho deciso di sporcarmi le mani per la comunità, di entrare in questo fantomatico YouPorn, starci il tempo necessario (Sì, ce la faccio a superare i dieci minuti! Evvai!), acquisire informazioni, e poi esporvele qui. In modo che non dobbiate sacrificarvi anche voi per sapere di cosa stiamo parlando. Sì, è stato un lavoro sporco (e sudato), ma qualcuno doveva pur farlo!
Una volta effettuato l’accesso, ci si ritrova in un ambiente dai colori bimbominkiosi, un nero-emo e un fucsia-hello-kitty, che spingerebbero a cliccare subito sulla crocetta per chiudere la finestra, ma (ovvio che ci sia un “ma”) decine di video ammiccanti di donne discinte nelle pose più impossibili fissano il visitatore. Sì, sono loro che fissano te, non il contrario! E dopo un attimo di smarrimento, decidi di aprirne uno. «È solo per curiosità!», ti dici, sapendo benissimo che nessun porno può eccit… Ehi! Un momento, ma cos… Nooo! Ma davvero si può… Così?! Ma come diavolo fa a respirare?!
In ogni caso, ciò che più colpisce su YouPorn (ok, dai, lo ammetto: non proprio di più…) è la rigida suddivisione dei video in decine di categorie ben etichettate. Di alcune, i nomi sono scontati e tralasciabili: li si trova in quasi tutti i siti porno e non spiccano per una particolare fantasia verbale; ma altre sono davvero geniali. In Donne Belle e Larghe, per esempio, troviamo decine di Omini Michelin che, facendosi passare per fanciulle, si danno alle pratiche più fantasiose. In Ragazze del College, ventenni ben conservate, addobbate da adolescenti lascive, sgambettano in gonnellini che farebbero impallidire i manga giapponesi. Entusiasmante è poi il caso della categoria Compilazione. No, non state a scervellarvi e a ipotizzare chissà quali perversioni: si tratta solo di una pessima ed erronea traduzione dell’inglese “Compilation”. C’è poi Divertente, anche se io l’avrei chiamata Bizzarrie, e Seghe, presumo un reparto di ferramenta con tutto il necessario per il fai-da-te. Giunto alla categoria Pelose, non ho voluto scoprire se si trattasse di donne bigfoot o semplicemente di donne col pube nature, e mi sono fiondato su Colloqui. Niente da fare: un sacco di ragazze che partecipano a finti provini da pornostar, ma nessuna indicazione su dove mandare il curriculum. Un’altra occasione andata a quel paese. Con questa crisi, poteva pur sempre essere un’opzione!
Uscito da YouPorn, mi sento come se fossi appena stato ad una riunione di Forza Italia, solo che con gente un po’ più seria e per bene. Dopo tutto, nel mondo del porno, se te lo vogliono mettere nel culo, te lo dicono chiaro e tondo, e nessuno si sognerebbe di negarlo a cose fatte. Certo, è più difficile essere pagati tremila euro a botta, rispetto ad una qualsiasi cena elegante, ma per lo meno è un lavoro onesto. Mica come quello del politico.
Comunque la si pensi, c’è una cosa che sicuramente non va trascurata quando si parla di pornografia e che invece viene spesso dimenticata: il numero di posti di lavoro che stanno dietro ad ogni video, anche al più brutto. Al di là degli “attori” (Chiamala recitazione, quella!), ci sono i “registi” (Chiamala regia, quella!), gli “sceneggiatori” (Chiamale battute, quelle!), gli scenografi, i tecnici del suono, quelli delle luci, i cameramen e (non dimentichiamoceli!) i doppiatori. Sì, i doppiatori di film porno sono artisti da difendere: voce suadente, basso profilo, necessità di tenere segreto il proprio lavoro, fantasia da vendere, con la loro bocca sanno fare di tutto. Proprio come quelli che stanno doppiando!
P.S. Se avete cliccato sul link di YouPorn, avete sicuramente avuto quello che vi meritavate. Se non lo avete ancora fatto, siete dei bravi ragazzi. Continuate ad evitarlo. Fidatevi.