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La differenza tra giudicare fatti e persone

05 Novembre 2016

Con questo articolo, intendo incamminarmi in un sentiero irto di pericoli e scivoloni. Un po’ perché si tratta di semantica, un po’ perché si basa su idee soggettive. Inizierò quindi esponendo la mia tesi: esiste un’enorme differenza tra il giudicare fatti o idee, e giudicare persone. Nel primo caso, si tratta di esporre un parere su ciò che è stato fatto o detto da qualcuno. Nel secondo caso, invece, si esprime un giudizio su una persona nel suo complesso, e non su una sua idea o azione. Inutile dire che il primo tipo di critica è globalmente più accettato del secondo, che al contrario viene in qualche modo demonizzato. Tuttavia, è bene ricordare che questa grande differenza è comunque molto sottile, e spesso dipende esclusivamente dal modo in cui viene espresso il giudizio stesso. Ecco perché è possibile convertire qualsiasi giudizio sulla persona in un giudizio sui fatti, semplicemente facendo attenzione ai termini che si usano. Perché possiate capire meglio cosa intendo, vi farò alcuni esempi in cui confrontare i giudizi sulle persone (in grassetto) e quelli sui fatti (in corsivo).

Capezzone è un leccaculo!
Trovo che la mania di Capezzone di passare la lingua su e giù per gli ani altrui sia deprecabile.

Sei un grande stronzo!
Non credo sia stata una buona idea uscire dall’intestino in cui vivevi.

Berlusconi è un porco pedofilo.
Berlusconi sbaglia ad andare a letto con minorenni, quando potrebbe stare tranquillo a casa a grufolare ghiande.

Lei è un maleducato!
Penso che i suoi genitori avrebbero dovuto prendersi più cura della sua educazione.

La Merkel è una culona inchiavabile.
Penso che in pochi trovino sessualmente attraente la signora Merkel, anche considerando la sua particolare conformazione fisica.

Pervertito!
Sappi che è sbagliato posare le mani su qualsivoglia parte del corpo di una sconosciuta contro la di lei volontà!

Grillo è un demagogo!
Secondo me, Grillo sbaglia a dire sempre e solo ciò che pensa che la gente voglia sentirgli dire.

Sei un ignorante!
È un peccato che tu non conosca la Storia del tuo Paese. Ma è comprensibile, dato che non sai leggere.

Renzi è solo un chiacchierone!
Il fatto che Renzi parli tanto, ma non concluda mai niente, mi urta leggermente i nervi.

Tua madre è una puttana.
Secondo me, tua madre sbaglia a svendere il proprio corpo per denaro: vale molto più di quanto creda.

Salvini è un razzista mangiamerda!
Trovo che l’augurare la morte a persone in difficoltà solo perché di etnie e culture diverse da quelle di Salvini, sia deplorevole almeno quanto la coprofagia.

Come si è visto, in questa breve carrellata di esempi, il giudizio sulle persone è spesso usato come insulto vero e proprio, mentre quando ci si basa sui fatti si possono dire gli stessi concetti rimanendo composti e civili. Certo, bisogna esercitarsi un po’, ma il risultato è garantito: ci potete riuscire persino voi decerebrati/esseri privati, pur contro la vostra volontà, della materia grigia fin dall’infanzia.

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